Il 20 ottobre Simonelli Group riceve a Milano, presso Mico di FieraMilanoCity, il Premio Innovazione SMAU, il riconoscimento a imprese, amministrazioni ed enti che hanno imboccato la strada dell’Open Innovation collaborando con aziende o startup per innovarsi. La premiazione avviene in occasione della due giorni SMAU che si conferma l’evento di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione nazionale e internazionale, e la principale piattaforma di business matching in Italia.
Simonelli Group oltre a ricevere il Premio Innovazione SMAU, presenterà il suo case study all’interno dello Smau Live Show in programma martedì 20 ottobre dalle 13.30 alle 14.20 presso lo Studio TV 1 del MiCoLab di Fieramilanocity. “In un settore dove non esiste una certificazione energetica unica, ci siamo dati un obiettivo molto chiaro: ogni nuova macchina da caffè professionale deve consumare meno energia, limitare le emissioni e ridurre l’impatto ambientale rispettando la filosofia del less is more ” – ricorda Mauro Parrini, Chief Operating Officer di Simonelli Group. Parrini, che sarà presente allo SMAU Live Show, sottolinea come quello della sostenibilità sia “uno tra gli obiettivi più importanti dell’attività di ricerca portata avanti dall’azienda.” L’approccio Simonelli group, infatti, si inserisce nel più ampio impegno dell’intera filiera produttiva del caffè e si traduce in una serie di azioni concrete mirate a garantire la sostenibilità in tutte le sue forme: ambientale, economica e sociale. In questa direzione, una prima iniziativa riguarda lo stabilimento di Belforte del Chienti che dal 2005 è dotato di un impianto fotovoltaico e l’intero stabile è stato studiato per sfruttare al meglio la luce solare durante tutto l’arco della giornata.
“Nonostante non esista un sistema di certificazione unificato per la macchina da caffè professionale – continua Parrini – in Simonelli abbiamo sviluppato una particolare attenzione alla valutazione dell’impatto ambientale nell’intero ciclo di vita della macchina da caffè professionale per definire le fasi critiche del ciclo di vita ed eventuali interventi migliorativi (eco-design, ndr).” Grazie allo studio sul ciclo di vita della macchina da caffè (la metodologia standardizzata Life Cicle Assessment) è emerso ad esempio che il 95-98% della CO2 prodotta riguarda l’energia utilizzata nei bar, per fare caffè e cappuccini. “Le macchine devono dunque essere progettate per essere sempre più efficienti in termini di risparmio energetico, ciclo di vita ed emissioni. In particolare, con l’utilizzo di materiali che riducono le dispersioni di calore e con tecnologie come T.E.R.S. (Thermal Energy Recovery System), in grado di recuperare il calore ancora presente nell’acqua di erogazione del caffè in eccesso per preriscaldare l’acqua in ingresso nel sistema, riusciamo a diminuire i consumi – circa l’8% con il solo T.E.R.S. – e aumentare al contempo le performance della macchina.”
Questo tipo di approccio produttivo di Simonelli ha consentito – e ancor più accadrà in futuro – di ridurre i costi e gli sprechi, con notevoli benefici per l’ambiente e per il bilancio dei clienti.